
Aumentare la produttività del team con gli strumenti del business design
Gestire un team può essere complesso, e per differenti motivi.
In molti casi, però, l’origine dei problemi rileva dalla consapevolezza che il team può avere dell’azienda stessa e delle sue dinamiche o dalla comunicazione tra le varie personalità e diversi settori.
Un team non consapevole o che ha difficoltà a comunicare (internamente o verso l’esterno) può produrre malumori, basso coinvolgimento, lunghe infruttuose discussioni; in poche parole: sprecare risorse.
In questo articolo indicherò brevemente in che modo gli strumenti del business designer possono aiutarti ad aumentare la produttività nel teamworking…
…ma prima di arrivare al cuore della questione devo porre una premessa necessaria.
Le mappe sono la punta dell’iceberg del lavoro del business designer, la parte più evidente e visibile. Sono i suoi strumenti, i suoi attrezzi del mestiere.
Un po’ come uno scultore utilizza martello e scalpello per le sue opere d’arte, il business designer usa le mappe. E così come uno scultore deve fare pratica e possedere metodo per far sì che i suoi strumenti siano funzionali, anche al business designer non basta apporre dei post-it su una mappa per fare business design.
Gli strumenti dei business designer possono dare molto, con l’immediatezza e la semplicità che solo gli strumenti visuali possono dare, ma attenzione: per farlo devono essere utilizzati con il giusto metodo e il corretto mindset.
Chiarito questo punto fondamentale, arriviamo al dunque: ecco i 3 motivi principali per cui usare le mappe del business design può aiutarti ad aumentare la produttività del team working.
Le mappe di business design aiutano i membri del tuo team ad allinearsi
Hai mai la sensazione che il gruppo di persone con cui lavori a un progetto stiano parlando di un altro progetto? Che non abbiano chiare in mente le logiche secondo cui la vostra organizzazione si muove? I clienti ai quali vi rivolgete e cosa (quale valore) offrite loro? La mancanza di disallineamento in un team è molto più frequente di quanto si possa immaginare.
Un team disallineato spreca più facilmente risorse. In un team disallineato è più facile che si incorra in malumori, perché le persone non hanno chiaro in mente cosa fanno i colleghi, e a volte questo si traduce nel pregiudizio per cui ‘non fanno nulla di importante’. Un team disallineato può rendere i momenti di confronto improduttivi o addirittura dannosi.
Mettersi tutti di fronte a uno strumento visuale per mappare il proprio modello di business, il valore che si offre o anche solo le fasi di un processo produttivo aiuta i gruppi di persone a comprendere esattamente di cosa si sta parlando e cosa si sta facendo. E qui si arriva al secondo punto.
Le mappe di business design permettono di condividere un linguaggio
Quante volte ti sei ritrovato o ti sei ritrovata in riunioni che si dilungano per spiegare concetti e definizioni? In discussioni alimentate dalla semplice incomprensione di ciò di cui si sta parlando?
È lo stesso motivo per cui Alexander Osterwalder, autore di Business Model Generation e padre del Business Model Canvas, si è ritrovato nella situazione di dover dare una definizione di modello di business, come la logica secondo cui un’organizzazione crea, acquisisce e distribuisce valore. Affinché tutti sapessero di cosa si stava parlando. Ma lo stesso problema, e sono certa sarai d’accordo, si ripresenta molto più spesso di quanto possiamo renderci conto.
Gli strumenti del business designer, le mappe, permettono di superarlo, almeno in parte. Le mappe del business design permettono di condividere un linguaggio, quello visuale, che è più immediatamente comprensibile di quello discorsivo.
Le mappe del business design semplificano la complessità, senza banalizzare
Le logiche secondo cui un’organizzazione si muove (che questa sia una grande impresa, un lavoro autonomo o un’associazione no profit) possono essere spesso difficili da spiegare e rappresentare. Così come l’indagine delle motivazioni di acquisto di un dato cliente, o il percorso che compie verso (e oltre) la soluzione che noi gli stiamo offrendo. I fattori in gioco sono molti e condividerli può portare spesso a una grande confusione.
Le mappe del business design hanno un grande potere: semplificano, ma senza banalizzare. Quando ben utilizzate, pongono in evidenza i legami che intercorrono tra i diversi elementi in gioco e individuano il ‘cuore’ delle questioni, focalizzando l’attenzione su ciò che è davvero importante per un processo o un progetto.
Per concludere, qualche consiglio di lettura
Alexander Osterwalder, Business Model Generation
David Sibbet, Riunioni visuali
Micheal Lewrick, Gli strumenti del design thinking
P. Tiziana Caudullo
Business Designer e Marketer
Linkedin: https://www.linkedin.com/in/ptizianacaudullo/
Riferimenti web: www.tizianacaudullo.it